Palmares 3° IranFest
La giuria composta da Milad Tangshir, Giancarlo Zappoli e Aitor Arenas Suso ha decretato i vincitori della terza edizione di IranFest che sono stati annunciati nel corso della cerimonia di premiazione del 17° Sedicicorto IFF svoltasi quest’anno in streaming sulla piattaforma di Mymovies.it. Ecco di seguito i premiati con le rispettive motivazioni:
Best Short Film (fiction): WEEKEND di Ario Motevaghe
La Giuria ha voluto riconoscere la semplicità con cui il regista tratta un tema di estrema crudezza e di rabbiosa attualità. Con due sole inquadrature e poco meno di 8 minuti, il regista cattura magistralmente una realtà che purtroppo è diventata quotidiana, naturalizzandola in qualcosa di familiare e innocente come il picnic del fine settimana e trasformando lo spettatore in un partecipante voyeur. (A.A. Suso)
Special mention of the Jury (fiction): THE VISIT di Azadeh Moussavi
Il film presenta, con grande capacità di sintesi, una condizione familiare segnata dall’arresto per motivi ideologici del capo famiglia. L’immagine fotografica della consorte e della bambina diviene segno di un’affettività e di una memoria che vengono conculcate da una sessuofobia portata all’estremo. (G. Zappoli)
Best Short Film (animation): THE ELEVENTH STEP di Maryam Kashkoolinia
Quello che potrebbe apparire come un corto rivolto a un pubblico prettamente infantile si rivela invece come portatore di un messaggio universale. Grazie a un’animazione semplice, ma efficace, la vicenda del cucciolo nato in gabbia che si è assuefatto alla mancanza di libertà al punto di ritornarvi quando gli si presenta l’occasione della fuga si costituisce come metafora della condizione di molti popoli. Viene però lasciato – ed oggi è più che mai fondamentale – spazio alla speranza che in un futuro non lontano un altro cucciolo possa compiere il passo in più che porta alla liberazione. (G. Zappoli)
Special mention of the Jury (animation): GRANDAD WAS A ROMANTIC di Maryam Mohajer
The Special mention of the Jury goes to Grandad was a Romantic for telling a personal, yet universal story in a sweet and subtle manner, both heart-warming and heartbreaking at the same time. With an intimate use of sound and outstanding Visuals, it’s an innovative take on Persian cultural icons and images and an absolute delight to watch. (M. Tangshir)