Sedicicorto: l’anima persiana del cinema irrompe a Forlì con “Iranfest”

Sedicicorto International Film Festival prende vita a Forlì con l’edizione 2019 e conserva anche quest’anno la sua anima persiana, anzi, la incrementa. Iranfest torna e diventa competitivo a tutti gli effetti. Una finestra sul nuovo cinema iraniano, alla scoperta di un cinema indipendente che non passa, non ancora almeno, per i grandi festival internazionali.

Iranfest è anche l’occasione per scoprire e riflettere. Scoprire che ogni anno vengono prodotti in Iran oltre 2000 cortometraggi, un movimento ricchissimo artisticamente parlando, ma poverissimo di mezzi. Mancanze dovute anche all’embargo voluto dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump nei confronti del governo iraniano, ma che sta inevitabilmente danneggiando anche il popolo iraniano e le attività culturali. Maggiori i costi di noleggio delle attrezzature, difficilissimo poter iscrivere i propri lavori ai festival fuori dall’Iran, perché in caso di tassa d’iscrizione, non è possibile trasferire denaro attraverso transazioni on line, anche di modesta entità.

Una realtà che è stata descritta durante questi primi giorni di questa edizione di Sedicicorto da Arash Abbasi, filmmaker e drammaturgo iraniano presente nel concorso Cortinloco con il suo film Bologna, girato tutto nel capoluogo emiliano. Abbasi è anche uno dei tre giurati di Iranfest, e insieme ai suoi colleghi – Mohammad Fahimi, direttore artistico del Teheran International Film Festival, e Aurélie Chesné, programmatrice di cortometraggi per France Télévisions – dovrà decretare i vincitori tra i quindici film in gara, selezionati dalle responsabili di sezione Jessica Milardo e Alessandra Orlo.

Iranfest si svolge dal 9 al 12 ottobre alla Sala San Luigi, naturalmente all’interno della programmazione di Sedicicorto 2019.